Bepi Puricelli

Ogni tanto mi fermo sul Fadalto dopo le mie escursioni per salutare questo signore che è sempre felice di rivedermi. Oggi era intento a pulire chiodini, raccolti a Puos d’Alpago e abbiamo chiacchierato un bel po’ a proposito della sua attività di ristoratore che ha condotto per decenni al Bar Ristorante Sella. Quella che vedete in foto era la sala da pranzo, oggi soggiorno privato, che conteneva oltre cento coperti. Era fiero nel ricordare che tanti vittoriesi hanno fatto il pranzo di nozze lassù fin dagli anni Cinquanta. Si lamentava un po' per il fatto che oggi l’attività è limitata al servizio di bar, d’altro canto Bepi è di default brontolone. Ma chi è quest’uomo? Si tratta di Giuseppe Puricelli, 92 anni suonati, che ho conosciuto qualche anno fa durante le mie ricerche su un’attività ormai scomparsa, la produzione della calce con il metodo delle calchère. Bepi credo sia l’ultimo fuochista che ha effettuato una “cotta” in una calchèra di prima generazione. Le calchère erano una sorta di igloo di pietra che servivano a produrre la calce viva mediante cottura della roccia di calcare. L’area dei Sassói nei pressi del Fadalto è una delle più favorevoli delle Prealpi e qui Bepi era solito lavorare fin da ragazzino. Dalle calchère antiche si passò più tardi alle fornaci. Sul Fadalto fino a metà del secolo scorso ve ne erano diverse e due sono ancora visibili, la fornace Balbinot e la fornace Casagrande “Ton”. Adoro questi personaggi, memorie storiche del nostro passato.