Il Grappa crea ponti
Sto lentamente tornando con i piedi per terra dopo l’euforia di venerdì. Mi avete fatto un regalo senza precedenti per me, è stata una delle serate più belle della mia vita. Sono contento soprattutto di essere stato accolto dalle “genti” del Grappa come profugo della sinistra Piave e spero che questo mio lavoro non sia un arrivo, ma una partenza, per unire i territori dell’Unesco soprattutto. Uno dei miei grandi sogni a cui pensavo nelle lunghe camminate tra i sentieri, era quello di unire in qualche modo quello che ho raccontato, tra Dolomiti, Colline e Grappa. Vedere i tre referenti Unesco tutti insieme è stato per me un motivo di enorme soddisfazione. La rete di sentieri che sto mappando da un trentennio ha questo obbiettivo. E voglio aggiungere anche altre zone, ma faccio un passo alla volta, intanto sono arrivato fin qua. Dicevo ieri ad una persona a me cara: “usatemi”. E allora chiamatemi se ritenete possa servire a rendere ancora più bella la nostra terra. E a voi, amici della montagna, dico grazie di cuore. Vi abbraccio.