La gradinata più lunga d'Italia
Sui 4444 scalini della Calà del Sasso
Tempo di percorrenza: 3h 30’
Aumento di quota D+: m 735
Distanza: km 8,0
Grado di difficoltà: E
Chissà se c’è qualcuno che ha avuto la pazienza di contarli per verificare se sono davvero quattromilaquattrocentoquarantaquattro quei gradini che da Valstagna portano a Sasso sull'Altopiano dei Sette Comuni, fatto sta che sono davvero tanti, infiniti. E perfettamente calibrati con la falcata del passo, tanto da consentire una salita agevole e una discesa velocissima. È un capolavoro di ingegneria la Calà del Sasso, costruita nel XIV secolo sotto il dominio dei Visconti e in seguito utilizzata dai Veneziani per trascinare a valle il legname diretto all’Arsenale. Oggi ha perso lo scopo commerciale, lasciando spazio a quello turistico.
DESCRIZIONE
Da Valstagna, in Val Brenta, si sale lungo la SP73 per Foza fino al parcheggio del secondo tornante dove ha inizio il percorso. Seguendo il segnavia CAI n.778 si cammina su un tratto di strada bianca per circa un km, passando di fronte ad una falesia di arrampicata. Dopo la Fonte Bessele (m 255) ha inizio la Calà del Sasso che si inerpica nella stretta Val Frenzela con lunghi tratti rettilinei e caratteristici tornanti, passando per il Pian dee Fiorentine, il capitello di Santantoni e la strettoia del Camin. La Calà termina nei pressi di un area ricreativa in località Lobba a quota m 930. Seguendo il segnavia n.800, giungiamo all’abitato di Sasso dove è posto il Museo della Prima Guerra Mondiale e successivamente a Contrà Mori, mentre ammiriamo verso est una bella visuale sui Colli Alti del Monte Grappa. Dal borghetto lasciamo la strada per seguire il sentiero CAI n.778 bis che scende ripido del bosco e ci permetterà di tornare al punto di partenza del giro unendosi alla prima parte della Calà del Sasso.
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