La Strada de la Fan

Parlando di sentieri storici, non si può trascurare la Strada de la Fan a Combai. Fan, dialettale di fame, si scrive con la “n”, come per uomo, “on”. Nella Prima Guerra Mondiale il comando austro-ungarico decise di costruire una strada che avrebbe consentito il trasferimento dei mezzi di artiglieria verso il Monte Cesen. Un po’ come avvenne per il Passo San Boldo, anche in questa occasione fu impiegata la manodopera locale. Uomini, donne e bambini si ritrovarono con il piccone in mano a scavare la roccia per realizzare la strada in cambio di una razione alimentare. Da qui l’appellativo di “Strada de la Fan”, lavorare per sfamarsi. La costruzione tuttavia venne fermata dopo pochi mesi, a causa dell’avanzare delle truppe italiane. Ancor oggi è ben visibile il tratto parziale che sale attraverso il ripido pendio tra il Pardolin e la Costalada.