Le colline sub-prealpine
Moreniche, eruttive, se ne dicono di tutti i colori a proposito delle colline della pedemontana. Quali sono invece le origini geologiche di queste piccole montagne che hanno reso così bello il paesaggio tanto da essere state nominate Patrimonio dell’Umanità? Innanzitutto, è da scartare l’origine glaciale o vulcanica. Si tratta di un rilievo dovuto alla piegatura degli strati, né più e né meno per quanto è successo alla dorsale maggiore Cesen – Visentin o, più a nord, alla stessa catena Alpina. Con la differenza che sono cresciute poco in proporzione perché nate in tempi relativamente più recenti. Le origini sono riconducibili quindi a movimenti di tipo tettonico causati dalla spinta del continente africano contro quello europeo. Andando oltre, possiamo affermare che questa lunga linea di colline parallele tra loro (da qui il termine di “colline a corda”) così bella e così caratteristica, rappresenta il fianco settentrionale di una piega sinclinale con gli strati che, dalla originaria posizione orizzontale, si sono sollevati rimanendo inclinati di circa 70 gradi. L'erosione selettiva ha poi creato il rilievo a creste parallele, noto anche con il termine di "hogback". Le colline della pedemontana terminano a est con le alture di Fregona e Cordignano e sfumano verso ovest con i Colli Asolani, interrotti dal corso del fiume Brenta. I due punti di osservazione più belli per osservare questo spettacolo della natura, che trova altri esempi nel pianeta in Colorado e nel New Mexico, sono il Monte Barbaria - massiccio del Cesen ad ovest e ad est il Pizzoc e l’Agnellezza.