Le Niagara del Bognon
Mi racconta Mario Magagnin di Pranolz, sulle alture di Trichiana, che tanti anni fa portò un maresciallo “delle finanze” a visitare la cascata del Bognon. Si fecero strada tra rovi e frasche infestanti, perché a quei tempi la cascatella era roba per pochi locali. Il maresciallo rimase talmente sorpreso nel vedere quello zampillo che in breve sparse la voce ad amici e conoscenti, fuori dalla Valbelluna. Accorsero in tanti, anche dall’estero, fin dalle americhe. Magagnin non vide mai così tanta gente all’imbocco delle Brente, vicino a casa sua, che un bel giorno disse loro: «vardé che no le mia le Cascate del Niagara». Non si scoraggiarono e, anzi, il nome era talmente diffuso che si costruì un bel sentiero e le scalette. Non saranno le Cascate del Niagara, ma sono belle belle. Che poi si scrive Bognon, ma a Magagnin, ieri, è scivolato Bojon. Vai a capire il lapsus di quei gorghi alpestri.