Mappatura a Tarzo
Oggi la “carovana” dei sentieri Unesco si è spostata a Tarzo, terra di emigranti ma anche di arte. Non poteva mancare la Via dei Murales nella lunga lista di itinerari che sto mappando per le Colline del Prosecco patrimonio dell’Umanità. A questo si aggiunge un altro percorso che già avevo pubblicato nel 2015 e che resta sempre una bella soluzione per chi non vuole far troppa fatica in montagna: le Rive di San Pietro. A proposito, lo sapevate che quella chiesetta posta sul piccolo colle che si incontra dopo pochi minuti di cammino riporta un’incisione sull’arenaria fatta nell’anno in cui Cristoforo Colombo sbarcò sulle coste del nuovo continente? Ecco una breve storia di questo punto di interesse nell’itinerario n.2 di Tarzo:
In località Rive, anticamente chiamata Rouredo, sorge la chiesetta di San Pietro. Posta in un magnifico punto panoramico sopra un colle, è attestata al 1377 come Castel Sanct Piero e quindi probabile cappella castrense. Fu ristrutturata nel 1492 come indicato nell’incisione scolpita in una pietra di arenaria sulla facciata, mentre nei secoli successivi vide periodi di lunga decadenza per mancanza di entrate. L’assenza di notizie nel Seicento potrebbe far pensare ad una conversione in lazzaretto, come sostenuto da alcune citazioni. È molto amata dagli Alpini che l’hanno restaurata nel 1969 e successivamente nel 1986, facendola diventare così la loro chiesetta alpina. La preziosa pala di Egidio Dall’Oglio del 1744 (Madonna con il Bambino, San Pietro, San Francesco e San Lorenzo), è stata trasferita nella chiesa parrocchiale di Tarzo ed al suo posto sono stati collocati due dipinti del revinese Antonio Bernardi.