Monte Grappa Tour: 2^ tappa - Quero
Dopo il debutto di Casella d’Asolo e la tappa n.1 del road-show a Bassano, è il momento di affrontare un altro evento eccezionale. Entriamo nella parte nord orientale del massiccio, dove hanno avuto inizio le mie ricerche con quel fatidico sentiero 850 da Carpen che ha acceso la miccia. Questa è terra “tosta”, la durezza dei sentieri incrocia la storia e la tradizione, i panorami tolgono il fiato, se ne resta, perché la pendenza è davvero robusta qui. Il selfie aereo sul Sasso delle Capre, e poi Peurna, che con Sassumà e Cinespa ci hanno occupato qualche mese alla ricerca delle origini di questi strani toponimi. C’è chi dice dei Reti, ma nessuno lo sa con certezza. E poi le Olte, quelle tedesche e quelle italiane, le Porte di Salton e il tenente Rommel. Ci si mette anche la geologia, con quel chiodo d’oro della Val Calcino che ha sorpreso il mondo intero. Vero è che qui si accede se si ha gamba, lo confermo, c’è ben poco di turistico in quella Cengia di Prada che a ripensarci non so se la rifarei. E a capo di tutta questa sequela di adrenalina, una grande colonna dei “Magnifici 90”, uno che non scherza se c’è da aggiustare Casere dai Ton sotto al "Tomadego", che stava ancora nel posto sbagliato, sulla Tabacco. Perché Tristano Dal Canton se non ci fosse dovremmo inventarlo, per il Grappa. E allora, venite a Quero, insieme a lui ci sarà il mitico Andrea Cecchella a moderare le rime dialettali di Gianmartino Durighello, mentre scorrono le note della fisarmonicista più riccioluta e cliccata del web, Sabrina Salvestrin, perché lei ama il Grappa almeno quanto noi. E io cercherò di mettercela tutta.