PREALPI FLASH - Alla scoperta del Monte Villa
Distanza: km 5,76
Aumento di quota D+: m 266...
Tempo di percorrenza: 2h
Grado di difficoltà: basso
Descrizione:
Al Monte Villa gli abitanti di Solighetto sono alquanto affezionati, tanto che da almeno quattro secoli anche nei documenti ufficiali è riportato come “montagna de Suighét”. Fu sede di un castello, oggi scomparso, eretto nel XIII sec. per volontà di Gabriele Da Camino. L’itinerario, semplice ed adatto a tutti, parte proprio dal centro di Solighetto, dove è possibile trovare parcheggio di fronte alla ottocentesca chiesa di S. Maria Immacolata, sorta nel luogo dove esisteva già nel 1177 un altro edificio religioso. Si percorre per un breve tratto via Francesco Fabbri verso est e si svolta su via Maseral che ci porterà per tornanti alla base del monte, passando di fronte a diverse case di campagna. Si taglia il pendio in direzione est fino ad arrivare ad una forcella che fa da spartiacque con il Monte Cisa, quindi si sale nel bosco guadagnando il crinale del Monte Villa. Il sentiero percorre l’intero filo di cresta immerso in un magnifico bosco di carpino e roverella e raggiunge la vetta a 412 m dove si nota un vecchio ripetitore di telecomunicazioni ed alcune trincee risalenti alla Grande Guerra. Si comincia a scendere lungo tratti a volte ripidi e si raggiunge una grande croce in legno dedicata ai Caduti. Qui si svolta a destra scendendo lungo il versante nord della montagna quindi, raggiunta una strada sterrata, si passa per vigneti e villette abbarbicate sul pendio. Scesi a Solighetto a fianco della birreria Gastaldia, si percorre un breve tratto di asfalto chiudendo l’anello nuovamente alla parrocchiale.
Curiosità:
Le case di color rosso che si incontrano spesso in questo tragitto, sono alcuni esempi delle cosiddette case rosse dei Conti Brandolini, nobili cittadini forlivesi che si distinsero a partire dall'XI secolo come uomini d'arma. Un ramo della famiglia, grazie a vittorie conseguite al servizio della Serenissima, ricevette nel 1436 la signoria di Valmareno con sede all’attuale Castelbrando. Il simbolo nobiliare è uno stemma riportante nove scorpioni a ricordo di un celebre duello avvenuto tra Sigismondo contro un saraceno durante una crociata.
Le foto e la traccia GPS sono disponibili nel sito www.lazione.it
La mappa è stata elaborata dallo scenario: 3Dolomiti - © Consorzio Dolomiti