PREALPI FLASH - Il sentiero 989 della Val del Carmine
Distanza: km 9,13
Aumento di quota D+: m 756
Tempo di percorrenza: 3h 30’
Grado di difficoltà: medio
Descrizione
Siamo nella impervia area montana di Miane, luoghi silenziosi di una bellezza incomparabile, ricchi di fascino religioso data la presenza di un santuario e di una grotta dedicata alla Vergine. Il sentiero n.989 è il più famoso della Val del Carmine e lo percorreremo interamente compiendo il giro completo della vallata. Si parte dal piazzale del santuario della Madonna del Carmine, raggiungibile in auto per comoda strada asfaltata a partire dal centro di Miane (l’edificio è citato in documenti del XVII sec.). Si cammina per un tratto di strada cementata che sale verso nord e, poco dopo località Posa Granda, si devia a sinistra percorrendo un sentiero che sale ripido nel bosco. Si oltrepassa casera Cal Nova, quindi si supera una strada forestale all’altezza di un tornante e si continua a salire. Un cartello in un bivio ci indica la deviazione verso la grotta del Landrel, antico luogo di culto dove ogni anno si celebra una messa. Si prosegue in forte salita per il Van dei Fagher, osservando come la vegetazione si alterna tra il pino silvestre e il faggio, quindi si sbocca in un punto di osservazione spettacolare sulla pianura veneta, poco dopo aver incontrato un minuscolo bivacco in pietra. Si giunge quindi sulla sommità del crinale, poco a est del Monte Salvedella. Qui si incontra l’omonima casera e si percorre una strada forestale in direzione di Malga Mont, per poi deviare a sud sul sentiero n.989 che scende sul lato orientale della Val del Carmine. Scesi di quota, giriamo a destra agevolati da un cartello e giungiamo alla fontana Tof, dove sorge una struttura in pietra risalente al 1892 che ripara lo stillicidio naturale. Scendiamo incontrando alcune casere e, dopo aver aggirato una valle, ci raccordiamo sulla strada di partenza. Il ritorno al santuario verrà fatto tramite un vecchio sentiero lastricato in pietra, parallelo al tratto finale della strada.
Curiosità
A fianco del santuario sorge un edificio in disuso che un tempo era l’alloggio di un eremita. La figura dell’eremita, “romit” in termine dialettale, si è trascinata ininterrottamente fino agli anni sessanta. Poco a valle è visibile il Capitel Vecio, che si distingue per forma e dimensioni dalla serie di capitelli della vicina Via Crucis. È di origine molto antica e, secondo la tradizione, in questo luogo si celebrava la festa in onore della Vergine, venerata come Madonna dei Pastori, molto prima della costruzione dell’attuale santuario.
Le foto e la traccia GPS sono disponibili nel sito www.lazione.it
La mappa è stata elaborata dallo scenario: 3Dolomiti - © Consorzio Dolomiti