PREALPI FLASH - Trekking alla Madonnina del Collon
UN AVVENTUROSO ANELLO ESCURSIONISTICO SULLE PENDICI DEL COL VISENTIN
Distanza: km 7,70
Aumento di quota D+: m 583
Tempo di percorrenza: h 3h 30’
Grado di difficoltà: medio
Eccoci ancora una volta ad affrontare i ripidi pendii meridionali del Col Visentin. Partiremo a piedi da Borgo Collon, il più “alpino” degli otto paesini che compongono Fais, località che ha rappresentato fino a pochi decenni fa il simbolo dell’alpeggio di questa favolosa montagna. E’ un percorso ad anello un po’ impegnativo da percorrere vista la notevole pendenza e soprattutto perché richiede una buona capacità di orientamento, essendo povero di indicazioni. Ecco perché si consiglia vivamente di seguire la traccia GPS offerta gratuitamente dal sito dell’Azione. Ci faremo guidare dal segnavia n.985 che sale ripido a nord del borghetto, lungo una stradicciola cementata posta tra le case. È il Troi de le Casere, che più in alto si allaccia al Troi de Medo. Lo seguiremo parzialmente fino ad incontrare la strada tagliafuoco inferiore. Lungo la salita, a 900 m di quota si incontra sulla destra una grande grotta naturale, all’interno della quale è posto un tabernacolo in ferro battuto che ospita la Madonna del Landro del Collon. Percorsa la tagliafuoco fino al tornante, si scende per un tratto del Troi dei Crodoi, quindi a 1025 m di quota lo si lascia deviando ad Est lungo un impervio sentiero che sfiora alte pareti di roccia fino ad intercettare il Troi de la Montagna 985A. Traguardando scrupolosamente i segni rossi sui sassi, lo si segue scendendo per tornanti, quindi si devia ad Ovest lungo il Troi de le Lisse che rimanendo pressoché pianeggiante ci porterà nuovamente a Borgo Collon a chiudere l’anello.
Curiosità:
Salendo sul Troi de le Casere si possono osservare nel bosco alcuni alberi di pino silvestre con delle curiose incisioni a forma di lisca posizionate quasi al livello del terreno. Attorno agli anni Cinquanta veniva estratta la resina per conto della Società Farmaceutica Triveneta di Udine, con lo scopo di produrre acquaragia, adesivi, saponi, inchiostri e prodotti farmaceutici come il Balsamo Locatelli e cerotti antidolorifici. La produzione cessò dopo pochi anni.
Le foto e la traccia GPS sono disponibili nel sito www.lazione.it
La mappa è stata elaborata dallo scenario: 3Dolomiti - © Consorzio Dolomiti