PREALPI FLASH - Una verticale su Fais

Distanza: km 7,32

Aumento di quota D+: m 859

Tempo di percorrenza: 4h

Grado di difficoltà: elevato

 

Descrizione:

Passo sicuro e buon allenamento sono i due ingredienti per questa impegnativa escursione che mette a dura prova le nostre gambe. Lo scenario è veramente spettacolare in quota, lungo una porzione del Troi de Medo, ne vale quindi la pena. Si parte da Borgo Collón lungo la strada Longhère – Col Visentin. Si sale per poche decine di metri sul Troi de le Casere 985 e lo si lascia al di sopra dell’acquedotto per imboccare il Troi dei Crodói che attraversa il vecchio borghetto disabitato di Casere Biz per poi inerpicarsi ripidamente fino a raggiungere le formazioni rocciose che danno il nome al sentiero. Si devia a sinistra ad un incrocio (dritti si prosegue per il Bus de la Vecia, parte del 985A Troi de la Montagna) e si intercetta la strada detta “tagliafuoco” che viene percorsa soltanto in un tornante, quindi si riprende il sentiero che nei pressi del Costón raggiunge il Troi de Medo n.985 in località “l’Acqua”. Lo si percorre verso sinistra incontrando Casera Marin ed altri ruderi, mentre sopra di noi svetta il Visentin con il Crép del Ẑilighèr. Oltrepassato il Bosc del Peosét, si scende ripidamente sui panoramici prati di casere Olanda, quindi si continua nel bosco seguendo i cartelli per Croda Rossa. Quasi al termine del giro, sulla sinistra a quota di circa 900 m si nota il Landro del Collón, splendido anfratto di origine carsica, all’interno del quale l’11 settembre 2016 è stato posto e inaugurato un altare dedicato alla Madonna del Landro del Collón.

 

Curiosità:

Sebbene sia consuetudine dire “andiamo a Fais” come fosse un paese, è in realtà un toponimo che sottintende un insieme di otto borghi: Vizza, Previdal Basso, Previdal Alto, Borgo Olivi, Borgo Trubiàn, Borgo Menegon, Borgo Collon e Croda Rossa. Oggi sono pochi i residenti, ma fino a metà del secolo scorso era molto popolato, con una scuola e ben tre chiesette: quella di San Liberale a Vizza, quella di Sant’Antonio a Borgo Olivi e quella di Borgo Menegon, sorta nel 1956.

 

Le foto e la traccia GPS sono disponibili nel sito www.lazione.it

La mappa è stata elaborata dallo scenario: 3Dolomiti - © Consorzio Dolomiti