PREALPI FLASH - Passeggiata alle Perdonanze
Distanza: km 4,20
Aumento di quota D+: m 280
Tempo di percorrenza: 1h 30’
Grado di difficoltà: basso
Le Perdonanze rappresentano da secoli una tappa religiosa importante per gli abitanti di Ceneda, che si lega all’antico rito di espiazione dei peccati, da cui il termine “perdonanze”. Ancora oggi sono molte le persone che si recano per devozione all’antico sacello approfittando di fare una passeggiata lontano dai rumori e dal caos cittadino. L’itinerario in esame permette di visitare questi luoghi, unendo la salita alla cima del Monte Piai. Si percorre in auto la strada per le Perdonanze che si imbocca dal centro di Ceneda e, giunti alla trincea Perdonanzestellung, si parcheggia in uno degli spiazzi lungo la strada. Si cammina fino a borgo Botteon, dove si unisce una variante da San Fris e si continua verso ovest per una strada sterrata che in breve ci porta al piccolo oratorio della Madonna di Loreto. Si continua affiancando alcune abitazioni fino ad arrivare in un pianoro. Da questo punto di osservazione, è interessante notare la serie di colline che chiudono a sud l’area delle Perdonanze: a partire da ovest, la Bigontina, Le Pellagre, il Col Cavaler, il Col del Notol e il Col di Stella visibile davanti a noi. Da qui si risale il crinale del Monte Piai passando vicino ad una abitazione in abbandono e, dopo uno strappo in salita, si raggiunge la vetta dove la vista si apre verso la pianura, i colli limitrofi e la dorsale prealpina. Si scende tra rocce affioranti di conglomerato fino ad arrivare in una selletta, dove si devia a sud in direzione di case Botteon, ritrovando il sentiero di andata.
Una variante molto interessante e assai panoramica, che si identifica all’inizio del percorso, permette di visitare un monumento dedicato ai partigiani Giovanni Morandin e Giorgio Vorazoscvilj giustiziati dalle truppe nemiche il 6 febbraio 1945. Il sito, decorato con due cipressi, si trova a sud del Col Cavaler. Secondo alcune ipotesi, Vorazoscvilj sarebbe Jakov Josifovic Dzugasvili, figlio primogenito di Josif Stalin, fuggito alla prigionia.
Curiosità:
La trincea Perdonanzestellung (dal tedesco “posizione Perdonanze”) che si nota all’inizio del percorso, fu costruita dalle truppe austro ungariche nel 1918 come punto di osservazione avanzata. Disponeva di 4 o 5 uomini al comando di un sottufficiale e venne usata anche come trincea d’istruzione e specializzazione al tiro. In tempi recenti è stata completamente restaurata ed il sito, opportunamente recintato, è dotato di pannelli informativi.
Le foto e la traccia GPS sono disponibili nel sito www.lazione.it
La mappa è stata elaborata dallo scenario: 3Dolomiti - © Consorzio Dolomiti