Valdobbiadene perde Bano, il poeta della montagna

Se n’è andato il 21 febbraio 2016, all’età di 86 anni, Labano Bortolomiol, in arte e per gli amici “Bano”. Già, un artista, perché oltre ad essere stato un conosciutissimo viticoltore del Prosecco (sua l’azienda agricola Ciodet), Bano ha scritto poesie e riflessioni a proposito delle montagne del suo paese, Valdobbiadene. Era una dote innata quella di saper spiegare in una rima la dura vita di montagna, in un dopoguerra fatto di stenti e povertà. Usando un dialetto semplice ma efficace, descriveva i personaggi con ironia ma allo stesso tempo usando un tocco di drammaticità e costruiva piccoli capolavori parlando di cose apparentemente banali, come un capitello o i sassi di un sentiero. Ha raccontato impressioni di un’epoca che forse non tornerà più. Lo voglio ricordare con la poesia simbolo del mio secondo libro:

La Cal dei Sas

Sas su sas: quanti sas su la Cal dei Sas.

Sas tondi, quadri, sbieghi, dreti e storti,

sas consumadi, sas Biancon, sas Foghèr,

muse de legn cargade de fen,

braz che tira, spale che tien,

man che fraca, gambe storte come na saca,

pié martoriadi dai cai incoronadi,

sudor che peta: porca marieta!

E pas dopo pas, do par la Cal dei Sas.