Borgo San Lorenzo ad Alano di Piave

I borghi di montagna hanno tutti la stessa anima, quella della semplicità, dell’odore delle bestie, del suono delle campane, dell’allegria della gente che ci viveva. Oggi spesso sono abbandonati, come Casere Biz, altri sono più che mai vivaci, come Stramare. Ad Alano c’è San Lorenzo, un pugno di case fatte con i sassi del “Masarè” che si specchiano tra le ninfee galleggianti sulla piccola posa che guarda la valle. A due passi c’è la chiesetta del santo patrono festeggiato quando cadono le stelle. Tanti anni fa lassù era tutto un brulicare di donne, di anziani, di bambini intenti a giocare. Vicino la chiesa viveva l’eremita, il “remit” come dicono da queste parti. A memoria d’uomo si ricorda Mosè che tra fine Ottocento e inizi Novecento prestò servizio a San Lorenzo. A maggio andava sotto lo sperone roccioso del Col delle Croere a pregare la Madonna. In seguito arrivò Attilio, che in paese chiamavano “Tilio ceo”. Rimase a San Lorenzo tra il 1933 e il 1982. Oggi a San Lorenzo non ci sono più “remit” ma il borghetto rimane quello di sempre, con la sua “posa” e le sue belle case di pietra pennellate dai glicini.