I Solaroli e le Giarine del Grappa

Tempo di percorrenza: 5h

Aumento di quota D+: m 592

Distanza: km 12,9

Grado di difficoltà: E

Per avere un’idea delle potenzialità che offrono le 74 varianti del libro “Riscoprire il Monte Grappa”, provate a dare un’occhiata a questo anello che è stato concepito al volo questa mattina concatenando parti dei sentieri citati negli itinerari n.13 e n.29, creando così un anello che coinvolge il crinale dei Solaroli, il Bivacco Murelon, Valpore di Cima e il passaggio per le Giarine prendendo come riferimento il Rifugio Bassano. Da notare che la variante al Murelon, pur essendo costituita da debole traccia, rappresenta una delle poche vie di uscita verso ovest del sentiero di cresta sui Solaroli.

L’ITINERARIO

Dal Rifugio Bassano seguiamo le indicazioni per il sentiero n.156 che percorre il crinale est della Nave, così è chiamata la cima del Monte Grappa, scendendo dolcemente fino alla Croce dei Lebi, punto di congiunzione di diversi itinerari. Ci portiamo in vetta al Monte Casonet (1614 m) per poi giungere, tramite il filo di cresta, al punto più alto del giro, il Col dell’Orso (1668 m). Poco dopo, deviamo a sinistra scendendo su una ripida groppa erbosa in direzione del sottostante Bivacco Murelon (1483 m) dove transita un lunghissimo sentiero che parte dal Monte Avien. Al bivacco ho incontrato Alessandro con i figli Carlo e Bianca che hanno passato la notte a guardar le stelle. Seguiamo il sentiero verso sinistra e, con leggero saliscendi, arriviamo a Valpore di Cima. Proseguiamo portandoci al Cason dei Lebi (1466 m) e, dopo un paio di tornanti di strada militare, entriamo nel bosco tramite l’Anello Naturalistico del Grappa che transita per le Giarine sul versante settentrionale di Cima Grappa. Nel bosco passiamo nei pressi dello Spironcion dei Lebi, importante abisso naturale carsico. L’anello si completa nuovamente al piazzale del Rifugio Bassano innestandosi sul segnavia n.910 proveniente dal Forcelletto

Traccia GPS nel mio canale Wikiloc: https://it.wikiloc.com/wikiloc/user.do?id=5704141

DA SAPERE

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la difesa aerea del nordest Italia fu affidata al sistema antiaereo americano Nike-Hercules, con dodici basi NATO per proteggere lo spazio aereo dal blocco sovietico. Una di queste era sul Monte Grappa, operativa dal 1968 con il 64° Gruppo IT. La sezione radar si trovava presso la Nave di Cima Grappa, mentre l'area di lancio era sul Col di Buratto, sorvegliata dall'aeronautica militare. Il comando era a Bassano e il Gruppo IT dipendeva da Vicenza, Padova e Verona. Il sistema fu attivo fino al 1976, poi sostituito dal Patriot. Oggi, solo la base "Tuono" a Folgaria è stata recuperata come museo. Le basi del Monte Grappa sono state completamente smantellate.