Il Risorgimento sul Grappa: la lapide dei Fontanazzi

Dialogando con lo storico Eugenio Campana, è emerso un fatto significativo che coinvolse il Monte Grappa, seppur marginalmente, durante i moti rivoluzionari del 1848 contro l’Austria. Viene ricordato da una lapide seminascosta dalla vegetazione che si scorge percorrendo la vecchia strada regia del Canale di Brenta in località Fontanazzi tra Solagna e San Nazario. A quel tempo, l'Italia era frammentata in vari stati e il Veneto, incluso San Nazario e la Valbrenta, faceva parte del Regno Lombardo-Veneto, controllato dall'Impero Austriaco. Nel 1848, l'Europa fu scossa da rivolte e anche Venezia si ribellò proclamando la Repubblica di San Marco, poi riconquistata dagli austriaci. L'azione di resistenza condotta dagli abitanti della valle fu attuata contro una colonna di fanteria austriaca, composta da circa quattrocento uomini comandata dal tenente colonnello Tham. Il 5 giugno 1848, mentre gli austriaci si dirigevano da Bassano verso Trento, trovarono la strada sbarrata dai “crociati canaloti” presso San Nazario: avevano interrotto il percorso con fossati e tronchi d'albero ed erano pronti a difendere la posizione rovesciando massi dalle rupi sovrastanti. Gli austriaci furono costretti al ritiro verso Bassano ed emisero un ultimatum minaccioso diretto alla popolazione locale, richiedendo la loro resa. I rappresentanti dei comuni della Valbrenta si presentarono al municipio di Bassano per contrattare la capitolazione ma, nonostante l’effimero accordo, gli austriaci decretarono l'abolizione di privilegi economici, come il diritto di coltivare tabacco, che fu ripristinato solo nel 1866 con l'unificazione del Veneto all'Italia. L’evento ricorda molto quanto accaduto nello stesso anno con la battaglia di Cima Fadalto del 3 maggio 1848 quando i bellunesi fecero cadere cumuli di massi dal pendio lungo l’antica Strada Regia di Alemagna. Anche in quel caso i rivoltosi, dopo una apparente vittoria, vennero sopraffatti dall’invasore.