Il Sentiero della Pria Forà e la Val Lanari

Tempo di percorrenza: 5h
Aumento di quota D+: 1063 m
Distanza: 9,4 km
Grado di difficoltà: EE

Pria Forà significa “pietra bucata” nel dialetto locale. Perché il Monte Grappa non offre solo il famoso Pertuso, ma regala anche questo spettacolare passaggio naturale. Siamo sui ripidi versanti del Monte Grappa che guardano la Valbrenta, dove si snodano sentieri dal carattere duro, come quello che risale l’impervia Val Lanari. Un tempo censito dal CAI con il n.39, oggi è ufficialmente dismesso ed è rivolto ad un pubblico di escursionisti esperti, con passo sicuro e assenza di vertigini. Andiamo a scoprire questa parte selvaggia del Massiccio grazie ad un anello di eccezionale bellezza e di grande impegno fisico.

L’ITINERARIO
Il sentiero parte nella contrada di Mignano, due chilometri a nord di Solagna. Camminiamo in salita per un centinaio di metri sul largo sentiero ghiaioso che affianca alcuni ulivi fino a giungere ad un bivio, dove deviamo a sinistra seguendo il segnavia n.942 “Cresta dei Cavallini”. Superata una briglia allo sbocco della valle, deviamo ancora a sinistra seguendo il cartello blu “Pria Forà”. Da notare la classificazione EE del sentiero (escursionisti esperti), in quanto si sviluppa con tratti alquanto esposti sulla valle sottostante. Il percorso è molto bello e panoramico e il punto più significativo è il passaggio attraverso il caratteristico foro nella roccia che assegna il nome al sentiero. Dopo aver oltrepassato la Val Cagnisega e Casara Gheno, giungiamo in Val Lanari. La risaliamo interamente, tramite un sentiero che nella prima parte è molto largo e ben segnato. Man mano che ci alziamo di quota, il fondo diventa sempre più instabile e impegnativo, con una pendenza sempre più marcata. I segni biancorossi del vecchio sentiero CAI n.39, oggi dismesso, ci aiutano a identificare la debole traccia, insieme ai bollini blu presenti su alberi e rocce, tuttavia è consigliabile vivamente l’uso del GPS. Nella parte alta, si devia a sinistra sotto le imponenti rocce del Sasso Camozzaro. Con un ultimo strappo in salita, vi è la congiunzione con il sentiero proveniente dalla Val delle Strette, tramite il quale ci portiamo nelle radure dei Dodici Campi, dove si trova una casera. Poco dopo incrociamo la Strada delle Penise, a circa 1100 metri di quota, che seguiamo a destra fino all’intersezione del sentiero n.943. Questo ci porterà a percorrere interamente la Val dei Cavallini, passando per il capitello di San Duane. A fondovalle completiamo l’anello tornando nuovamente a Mignano.

Traccia GPS disponibile nel canale Wikiloc: https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/il-sentiero-della-pria-fora-e-la-val-lanari-202749602

DA SAPERE
La parte alta del sentiero in Val Lanari passa sotto pareti di Rosso Ammonitico. Osservando la carta geologica nella zona da noi percorsa, si scopre che questa stratificazione si estende ad anello su tutto il Massiccio del Grappa a circa 1000 m di quota. Se guardiamo i sassi sul terreno, ci si accorge che dal colore grigio si passa ben presto alle tonalità rossastre tipiche della formazione. Non è raro ritrovare qualche piccolo fossile dalla caratteristica forma a spirale, ovvero le ammoniti.