La stecca prealpina - Giorno n.15
Le nostre Prealpi sono un viaggio nei libri di storia. Fortilizi, chiese, monumenti, anche un semplice muro invaso dai rovi può essere testimone di eventi del nostro passato che confluiscono a vicende di grandi famiglie venete. Ecco che una passeggiata attorno al Col della Tombola a Susegana ci porta a rivivere la potenza millenaria dei Collalto. Salire sui 276 gradini della Rocca di Asolo fa scoprire i segreti dei Tempesta, dei Da Romano, dei Carraresi. Sorseggiare un calice di Cartizze sulle Bastie ci fa tornare con il ricordo ai Da Vidor. Camminare sui sentieri di Cison, Valmareno e l’area del Soligo ci rimanda alla storia dei Brandolini. Senza contare quel che ci hanno lasciato Franchi, Longobardi, patriarchi e Veneziani. Ma la famiglia che più di tutte mi ha affascinato è quella dei Da Camino. In poco più di duecento anni di storia, questi personaggi venuti da Montaner, forse ancor prima da Collalto, hanno cambiato le sorti dei nostri territori. Lo hanno raggiunto senza chissà quali appoggi il successo, oggi diremo “self made men”. La loro abilità è stata quella di intrufolarsi tra i salotti della nobiltà con astute alleanze matrimoniali, palleggiando tra guelfi e ghibellini a seconda di come tirava il vento. Sapevano combattere, contrattare, commerciare, lo stesso Dante li cita nella Divina Commedia. E non mancarono pure le teste calde. La diplomazia non era certamente di casa, vollero a tutti i costi far la guerra al patriarca di Aquileia, costretto a costruirsi pure una strada in Cansiglio per non pagare il dazio caminese a Serravalle. Arrivarono in Comelico e in Cadore, accaparrandosi la roccaforte di Podestagno al confine con le terre imperiali. La loro avventura finì con l’arrivo dei Veneziani nel Quattrocento. Oggi il ricordo di questo casato aleggia mentre passeggiamo sul sentiero delle vedette alle Torri di Credazzo, al castello di Piai a Fregona, al Castelat di Cordignano, alla torre di Piazza Vittoria a Moriago, ma la vera memoria si aggira tra le splendide viuzze di Serravalle di Vittorio Veneto, la loro storica roccaforte contornata da ben quattro cinte murarie, segno che i segreti andavano ben custoditi. Oggi l’ultimo signore dei Da Camino, Rizzardo, riposa in pace nella chiesa di Santa Giustina, a Porta Cadore. Andate a visitarlo quel mausoleo, gioiello del nostro passato.
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