La stecca prealpina - Giorno n.35

Oggi ci servono solo per guardare il panorama nelle nostre passeggiate, ma in passato, quando non c’erano i satelliti spia, erano fondamentali per le strategie di guerra o semplicemente per controllare il territorio in tempo di pace. Sono le piccole vette che emergono dalla pianura trevigiana, e ce ne sono a decine. Alcuni esempi? Il Monte Sulder, parte dei Colli Asolani, nella Grande Guerra fu altamente strategico per il nostro esercito impegnato a controllare i movimenti del nemico dall’altra parte del Piave. Oggi vi sono resti di trincee, ricoveri, gallerie ed un paio di osservatori, il più importante dei quali è quello di Marocco. Il Col Croset (vedi foto), elemento della linea collinare delle Bastie nel Cartizze di Valdobbiadene, ospitava il castello di Mondeserto tra il X e il XIV secolo in mano a potenti signori, tra i quali i Da Vidor. Fu distrutto dai trevisani che nel XIII secolo ordinarono una rappresaglia ai danni di Ezzelino III ed in seguito subì l’assedio degli ungari guidati da Pippo Spano a partire dal 1410. Successivamente i veneziani ripristinarono la fortezza insediando un capitano e durante la Grande Guerra fu trasformato dagli austriaci in un bunker di osservazione. Anche Vidor ebbe il suo castello sopra il colle dove si trova oggi il tempio ossario, così come tutta la linea di colline che vanno fino a Soligo presentano resti di trincee della Prima Guerra Mondiale. Nell’area di Susegana il più importante è il Col della Tombola, ex osservatorio austro ungarico, mentre ad est si segnalano il Monte Piai di Tarzo e le due alture che chiudono la stretta di Serravalle con la torre di Re Madruch ad oriente e il castello di Montesel ad occidente, di cui ci rimane soltanto un pozzo e resti del vallo. A Vittorio Veneto tra le numerose cime si segnala, oltre al Monte Altare, il Colle di San Paolo dove una campagna di scavi effettuati nel luglio 2010 ha messo in luce i resti del castello medievale di Sant’Elia, noto in epoca moderna come castello di San Paolo. A Osigo troviamo il Col Pravinera dove sono visibili tracce di un antichissimo sito fortificato probabilmente riconducibile all’età del ferro. Nella borgata di Piai, vicino alle Grotte del Caglieron, si erge il Monte Castello. Qui vi fu una fortezza, il Castrum Fregonae, che funzionò fino al XIV secolo. A Cordignano vi è il Monte Castelìr, un rilievo che fu sede di un antico castelliere mentre il punto di osservazione più importante verso est, è decisamente il Col Alt posto nei pressi dell’antica Strada del Patriarca. Dalla cima, dove sorge oggi un monumento ai partigiani, si ammira l’intera pianura trevigiana e parte di quella friulana.

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