Le Laste Rosse e Praventore

Tempo di percorrenza: 4h 30’
Aumento di quota D+: m 915
Distanza: km 8,7
Grado di difficoltà: EE

Siamo sulle pendici occidentali del Massiccio del Grappa, nell’area di San Nazario e in questa proposta escursionistica andremo alla scoperta di due antichi sentieri che salgono i ripidi pendii della sinistra Brenta: il n.937 “Val Munare” e il n.935 “Laste Rosse”. Il percorso ad anello comprende il passaggio al borghetto di Praventore. Un’idea tratta dalle varianti del libro “Riscoprire il Monte Grappa”.

L’ITINERARIO
Da località Pianari di San Nazario, saliamo tra le case lungo il sentiero lastricato n.937 che conduce alle Case Alte e poi ad un capitello. A quota m 350, in località Col Zoppio, deviamo a sinistra e saliamo sulla mulattiera che percorre il filo di cresta ad ovest della Val Duregoni. A quota m 700 incontreremo i primi contrafforti rocciosi che segnano l’inizio della Val Munare dove il sentiero effettua ampi tornanti protetti da muri a secco, quindi arriviamo sotto ad un’imponente parete alla cui base vi è un ampio androne con un gocciolatoio naturale (m 1000). Ora il sentiero si stringe e cammineremo seguendo una cengia alquanto caratteristica, osservando sulle rocce un antico affresco dedicato a Sant’Antonio. In breve, arriviamo in località Tre Pozzi (m 1025, facoltativa la salita alla cima di Col Moschin passando per Casara Campana) dove transita il sentiero n.936 Merlo – Col Moschin e lo percorriamo in discesa effettuando alcuni tornanti per poi deviare a destra sul sentiero n.935 in località Laste Rosse (m 925), dal nome della tipica formazione rocciosa di Rosso Ammonitico. Ci abbassiamo di quota con una serie di tornantini e attraversiamo l’alta Val delle Ore sotto le pareti rocciose per poi giungere a Costa Alta (m 634) dove vi sono postazioni della Grande Guerra. A quota m 450 deviamo a sinistra per Praventore, graziosa località posta in una radura panoramica caratterizzata da due abitazioni, un pozzo e un capitello con la riproduzione della Madonna del Riposo del Ferruzzi. Dal borghetto si scende tramite una mulattiera fino all’innesto con il sentiero n.936 in località Castellier e successivamente ci portiamo ad est ad incrociare la via di andata che percorreremo fino ai Pianari dove termina il giro.

Traccia GPS nel mio canale Wikiloc: https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/le-laste-rosse-e-praventore-179734724

DA SAPERE
Lungo il percorso si giunge in località “Laste Rosse”. Qual è l’origine di questo nome? Lastre, laste, aste, sono tutte derivazioni dialettali che identificano la stessa cosa: rocce stratificate che si rompono in lastre. Se al toponimo si aggiunge la tonalità cromatica, ecco spiegata l’origine geologica del sito: ci troviamo di fronte al famoso Rosso Ammonitico che caratterizza buona parte delle Prealpi Venete. Osservando la carta geologica nella zona da noi percorsa, si scopre che questa stratificazione si estende ad anello su tutto il Massiccio del Grappa. Camminando lungo il sentiero n.936, a partire dalla quota di circa m 1050 ci si accorge che da rocce di colore grigio si passa ben presto alle tonalità rossastre tipiche della formazione. Queste pietre sono utilizzate per fare le “plotte”, lastre impiegate per recinzioni, oppure per rivestire le sponde dei corsi d'acqua. In altre zone del Veneto il Rosso Ammonitico ha interesse commerciale come pietra lucidabile (Rosso Asiago e Rosso Verona). Sul Monte Grappa la formazione del Rosso Ammonitico contiene spesso delle intercalazioni di selce e qualche sasso spezzato evidenzia molto bene questa caratteristica.