Il gatto dell'Unesco
Mi sono sempre piaciuti i gatti. Indipendenti, menefreghisti. E approfittatori. Adoro riprenderli con la videocamera, anche se non è facile cogliere l’attimo specie se fanno parte della nutrita schiera dei “selvareghi”, che sono proprio quelli che mi ispirano di più. Ne cercavo uno come comparsa, da inserire nel documentario sul Cammino delle Colline, mentre si parla dei borghetti attorno ai laghi della Vallata tra Revine Lago e Tarzo. Dopo infiniti appostamenti andati a vuoto, ho beccato quello che vedete in foto dietro la panchina. Occhi verdi, sguardo alfa, giusto qualche secondo di posa da vera star. Buona la prima, il gatto di Lago è nel film. Patrimonio dell’Umanità pure lui.