Nuova puntata di Prealpi Flash - Giro delle Creste a Cison

Punto di partenza: Cison di Valmarino, parcheggio di Castelbrando

Coordinate punto di partenza: 45°58'0.31"N 12° 8'16.85"E

Distanza: km 14,61

Aumento di quota D+: m 1.409

Tempo di percorrenza: h 7

Grado di difficoltà: molto alto

 

Raggiungere il Bivacco dei Loff a Cison di Valmarino richiede un certo sforzo fisico a causa del grande salto altimetrico offerto dai numerosi sentieri che partono dal piazzale Peroz. Bazzecole se si pensa di affrontare uno degli itinerari più avventurosi di questa porzione di Prealpi: il giro delle creste. Non è cosa per tutti perché va affrontato solo se si è dotati di grande preparazione fisica. Passaggi come quelli di Cima Farega o del Monte Schiaffet richiedono sicuramente l’assenza di vertigini e una buona conoscenza dei luoghi. Si parte dal parcheggio di Castelbrando e si risale il ripido terrapieno posto alla base del castello fino a raggiungere le sue mura che verranno aggirate in senso orario. Si continua in direzione nord tra i boschi per poi giungere alla forcella delle Bombarde, quindi si risale il Monte Castelaz passando per un piccolo e alquanto panoramico bivacco noto come Villa Mary. Il sentiero offre una vista spettacolare in un punto che la gente del luogo chiama “Prese Deserte”, quindi si giunge dopo qualche salto roccioso a Cima Farega. Da lì si scende a nordovest nel bosco e dopo un passaggio alquanto esposto si giunge a Forcella del Diavolo. È la volta del Monte Schiaffet che verrà affrontato con passaggi di 1° grado tra roccette e ripidi pendii erbosi, quindi si intercetta il sentiero dell’Arco che ci porterà a forcella Foran. Da qui si percorre in salita il crinale occidentale di Cima Vallon Scuro, punto più alto dell’escursione, dove si avrà una visuale spettacolare sulle due provincie. Si scende verso il Crodon del Gevero che verrà aggirato a nord per poi raggiungere Forcella dei Bomboi. Si continua per comodo sentiero a sud delle Agnellezze, quindi si giunge al Passo della Scaletta per poi proseguire ad est verso Cima Campo. Oltrepassata una piccola area di sosta con tavolo e panchine, si scende fino al bivio con il sentiero Zanin che conduce a Tovena. Qui mantenendosi a destra, si prosegue lungo il filo di cresta, quindi si entra nel singolare Paesaggio Lunare caratterizzato da grossi elementi di roccia calcarea, tipico esempio di carsismo a blocchi. Sempre in discesa si giunge a Forcella Forca e poco più in basso, sul versante Cisonese, si intercetta una strada forestale che scende a sud e che ci porterà per tornanti all’ingresso del paese. Lo attraversiamo per concludere il giro nuovamente al parcheggio di Castelbrando.

 

Curiosità

Il Passo della Scaletta in passato rappresentò una via alternativa al Passo San Boldo. Dalla forcella si poteva traguardare la cima del colle ove sorge oggi il capitello di San Gaetano, nei pressi del Bosco delle Penne Mozze, a sua volta in linea ottica con il Castrum Costae, oggi Castelbrando. Quindi, sicuramente strategico come passaggio.