La stecca prealpina - Giorno n.41
Quante volte abbiamo attraversato la passerella sul Piave all’altezza di Quero. È posta là dove esisteva un ponte crollato durante la Grande Guerra e nella piena del ‘66. L’attuale “pont de fer” lo ricordo da sempre, quand’ero piccolo mi incuteva paura sentendo il frastuono delle tavole in legno al passaggio della macchina di papà. Mi sono sempre chiesto quali fossero le origini di quel grande castello che si sottopassa poco più avanti, ai piedi del monte Cilladon. Siamo nella stretta di Quero, che chiude ad ovest la dorsale prealpina, esatto opposto del Fadalto, e questa è l’importante via di comunicazione che dalla pianura trevigiana porta in direzione di Feltre. Il fortilizio fu edificato nel XIV sec. dai veneziani con ruolo difensivo e doganale vista l’importanza strategica del luogo. Era gestito da castellani e nobili esponenti inviati dalla Serenissima con il compito di controllare il territorio di Quero. Di questi il più famoso fu Girolamo Emiliani che verso il 1534 fondò l’ordine dei Chierici Regolari di Somasca. Egli è venerato come santo dalla Chiesa cattolica ed è considerato il patrono universale degli orfani e della gioventù abbandonata. Castelnuovo è così chiamato perché sostitutivo di una precedente roccaforte posta più a sud, distrutta nel 1196 dal vescovo di Belluno Gherardo De Taccoli. Si compone di un corpo centrale attraverso il quale passa la strada e di due torri laterali, la prima posta a ridosso del monte mentre la seconda, più piccola, poggia sul greto del Piave. È interessante segnalare che sull’altra sponda del fiume, all’altezza del Monte Castelir, era presente un torrione che serviva come avamposto per controllare la navigazione fluviale. Il transito delle zattere sul Piave veniva regolato tramite una catena in ferro tesa trasversalmente tra le due strutture. Alla caduta della Repubblica Veneta, Castelnuovo subì un progressivo degrado, culminato con la Prima Guerra mondiale. In tempi recenti è stato oggetto di considerevoli restauri ed oggi è sede spirituale dell’ordine dei Padri Somaschi. (Nella foto Castelnuovo nella Grande Guerra - da notare il ponte sul Piave danneggiato. Archivio Dario Bordin)
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